MI PRESENTO

A volte le idee che ti frullano per la testa vanno attuate, altrimenti ti lasciano un fastidioso senso di fallimento.
E’ così che ho deciso, dopo tanto, di dare voce a me stessa, creando questo blog. Non so dove mi condurrà quest’avventura, né sono a conoscenza di quanto durerà, so con assoluta certezza che finalmente ho trovato il coraggio di esternare e attuare ciò che desideravo da molto tempo.

Sto inseguendo uno dei miei piccoli desideri e intendo viverlo giorno per giorno, senza pormi troppe domande, senza anticipare a voi e ancor prima a me stessa alcun programma.

Perché, in effetti, viviamo la nostra vita come un palinsesto, programmato sulle nostre scadenze fisse, che ci vincola a schemi sociali, familiari, etici, morali e religiosi dai quali spesso non ci possiamo esimere.

In realtà aneliamo alla libera espressione della nostra vera essenza, sicuramente diversa per ognuno di noi. Io mi sento libera condividendo con tutti voi una parte dei miei pensieri, delle mie convinzioni, delle cose in cui credo, della musica che mi piace, delle gioie e dei dolori che provo e di tutto quello che mi colpisce piacevolmente o spiacevolmente.
Benvenuti e spero possiate gradire e condividere insieme a me questa piccola avventura. LOID

4 commenti:

  1. mi riconosco in gran parte di ciò che dici nella tua presentazione: ho aggiunto su facebook il tuo blog poiché anch'io sono originaria di Palmi e vivendo lontana dalla mia terra ormai da molti anni, a volte provo una forte nostalgia per ciò che rappresenta una buona fetta della mia vita...
    gioventù, colori, sapori, suoni e armonie, tutto si confonde in un vortice di ricordi e allo stesso tempo si delinea nell'orizzonte della mia mente come un pensiero meraviglioso e remoto, seppur contrapposto a momenti dolorosi e inevitabilmente laceranti.
    Grazie per questa pagina di Palmi e di Marinella, che è uno dei luoghi che più ho amato (e tutt'ora amo!!!) nella mia esistenza.

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  2. Ciao Loredana ti allego i link di un’intervista che parla di Palmi e della Statale 18:

    (prima parte): http://wilfingarchitettura.blogspot.it/2012/04/0026-b-uso-mauro-francesco-minervino.html
    e
    (seconda parte): http://wilfingarchitettura.blogspot.it/2012/04/0027-b-uso-mauro-francesco-minervino.html

    Mi piacerebbe conoscere il tuo parere,
    Salvatore D’Agostino

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  3. Riflessioni che vanno al di là delle mie capacità analitiche sull’argomento. Tuttavia, ciò che ho letto e che ho trovato molto interessante, effettivamente equivale a ciò che mi capita spesso di pensare, anzi ritengo che siamo un po’ tutti inconsapevolmente consapevoli di osservare lungo la strada mostri di cemento che devastano territori e paesaggi spesso molto belli. Effettivamente li notiamo, solo per un attimo ci trasmettono disgusto, ma poi torniamo alla strada che ci fagocita, distraendoci con i nostri pensieri e facendo diventare quel paesaggio orribile una quotidianità, un’abitudine visiva che non ci trasmette emozioni .
    Dietro quei mostri campeggia l’ignoranza che è la sorella di mille cose negative, non per ultimo della mancanza di gusto. Le privazioni di un’intera vita, la modernità (non sempre positiva) che raggiunge a modo suo ogni tempo e che richiede adeguamento da parte di tutti, la cultura o la necessità del risparmio, la mancanza di supervisione o di regole e dettami ben precisi a cui adeguarsi, hanno reso l’urbanizzazione una gara tesa al peggio, una gara all’insegna del kitsch e del volgare, svilendo il territorio. Mi chiedo come porre ormai rimedio a questo fai da te del mattone selvaggio!? Probabilmente attraverso campagne di sensibilizzazione e regole più rigide molto potrebbe essere aiutato, risolto o prevenuto. Perché non nascono associazioni di architetti, ingegneri, amanti della propria terra, che portino avanti idee per promuovere la tutela, la cura, dell’urbanizzazione corretta?
    Bell’articolo, molto interessante.

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