martedì 28 febbraio 2012

XXVII Edizione dell'OTTAVA DI CARNEVALE di PALMI

Si è svolta ieri a Palmi la XXVII edizione dell’Ottava di Carnevale, organizzata dal Presidente dell’Associazione Pro Loco Palmi, Rocco Deodato e dal Presidente del Comitato “Carnevale Palmese”, Beatrice Zoccali.
La manifestazione è stata patrocinata dalla Provincia, dal Presidente della Provincia, dal Consiglio Regionale e dal Comune di Palmi.
Sin dalla mattina le strade principali del paese si sono animate di mascherine colorate e bancarelle colme di coriandoli e stelle filanti e nel primo pomeriggio la nostra cittadina si è riempita di allegri spettatori, ben lieti di poter trascorrere un paio d’ore all’insegna della spensieratezza.
Gli organizzatori hanno conseguito quest’ottimo risultato con poco tempo  a disposizione e un budget notevolmente inferiore rispetto alle altre edizioni.
Infatti, l’Ottava di Carnevale ha rischiato di non essere realizzata e quindi la città di Palmi sarebbe stata defraudata di un frammento di storia, a discapito della sua tradizione, della sua economia, del suo buon nome e perché no?... anche a discapito di un momento di meritata serenità.
Pertanto sento di ringraziare gli organizzatori di questa edizione, perché hanno saputo cogliere appieno lo spirito di servizio che occorre nel portare avanti le iniziative pubbliche e spero che uno degli obiettivi che si prefiggeranno per il futuro, possa essere la continua volontà di fare sempre meglio, perché tutto è perfettibile e niente è immutabile.  
Un grazie di cuore.
LOID 




mercoledì 22 febbraio 2012

Alla TONNARA di PALMI la Sciabica da Spiaggia... U Sciabacheddhu

Negli anni in cui scendevo d’estate ad abitare a mare, l’attimo più bello della mia giornata era l’alba. 

Mi capitava spesso di prendere il mio caffè sul muretto antistante casa, nel silenzio delle prime luci dell’aurora,  in compagnia di qualche gabbiano e spesso, di qualche pescatore, che con diligente pazienza gettava a mare la sua rete e la ritirava dalla spiaggia nella speranza di riuscire a carpire alla natura il suo argenteo tesoro.

Sono i cortometraggi della vita che vengono incisi sulla pellicola dei tuoi ricordi e ogni tanto la nostalgia riproduce.

Ma oggi ho potuto assistere in parte a questo spettacolo favoloso. 

Di fronte  a me una piccola barchetta,  una grande rete e una manciata di uomini e si è ripetuto  il regolare copione inscenato nel tempo dai nostri avi, per sfamarsi e per sopravvivere e che mi ha regalato le stesse emozioni di allora.

Quella di cui vi sto parlando, è una tecnica di pesca, la cosiddetta “Sciabica da spiaggia” che ancora oggi, i nostri pescatori praticano in tutti i periodi dell’anno, quando le condizioni climatiche lo consentono.
hanno pescato Cerri

Qui di seguito vi riporto la tecnica, tratta  da uno studio
 dell’ISTITUTO CENTRALE PER LA
RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA APPLICATA AL MARE
“ICRAM”
CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEGLI ATTREZZI DA PESCA IN
USO NELLE MARINERIE ITALIANE CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO AL LORO IMPATTO AMBIENTALE

che potete ritrovare a questo link:
http://www.isprambiente.gov.it/site/_contentfiles/00010100/10119_icram_vol3.pdf


“La “Sciabica da spiaggia è un tipo di pesca molto usata soprattutto in passato.
Attualmente solo in alcune località è rimasta la tradizione di questa pesca, come ad esempio è stato
riscontrato in Calabria presso la marineria di Schiavonea (CS) nel corso dell'indagine. La rete viene
calata a semicerchio e lentamente tirata da terra dai pescatori che a piedi la salpano. Per poter fare
un semicerchio più grande, all'estremità della sciabica sono montati i "calamenti" o "reste" che
hanno lo scopo di spaventare il pesce ed incanalarlo verso la parte centrale della rete. Il tiro da
spiaggia, pur essendo molto folcloristico ed interessante, presenta un inconveniente in quanto
necessita di un elevato numero di persone, ma non sempre il pescato è corrispondentemente
abbondante. Il crescente costo della manodopera negli ultimi anni, ha reso quindi la sciabica da
spiaggia un attrezzo ormai completamente superato e poco redditizio, almeno per la maggior parte
delle zone e dei periodi di pesca. I pescatori, hanno risolto il problema utilizzando per il tiro della
sciabica un piccolo verricello a barca ancorata. In questo caso la sciabica non è più da spiaggia ma
da natante.”


La nostra Palmi ci offre meraviglie alle quali spesso non diamo il giusto risalto, quasi come ne fossimo assuefatti.
 Dovremmo, invece, osservarle con il cuore e  con lo stesso entusiasmo di quel regista che ruba alla vita le scene del suo Film da Oscar.
Grazie Palmi!!!!!!!!!
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lunedì 20 febbraio 2012

OLIVARELLA: PER NON PERDERE UN SIMBOLO

Antonio De Salvo:
“… Quivi, presso il lido irto di scogli, sorge vagamente dal mare un grandissimo scoglio, sormontato da un alberetto di ulivo selvatico, pittoresco e molto bello a guardarsi.
Questo masso viene chiamato “Scoglio degli uccelli (Scogghiu di l’aceddhi), o pure Oleastro (Agghiastro), il quale con altri scogli grossi e con la distesa spiaggia costeggiante, sulla quale si eleva la variata costiera di Pietrenere, dove con rupi a perpendicolo, e sporgenti, e dove scoscesa, completa la bellezza di questo paesaggio….”.

Ho voluto riportare le parole del De Salvo per evidenziare come quello “Scoglio degli Uccelli” più che completare la bellezza del luogo, era in effetti divenuto, con la sua rara e suggestiva bellezza, un simbolo che aveva superato i confini dell’intera Costa Viola, per diventare addirittura un unicum forse nell’intero Mediterraneo.
Riflettevo però, con una certa tristezza, sul fatto che quel famoso Olivastro, che aveva scelto di aggrapparsi alla sommità di uno scoglio e che ivi aveva saputo vivere per più secoli, era stato sopraffatto dalla fortissima mareggiata della notte tra il 1979 ed il 1980, che sviluppò onde talmente alte da superare la sommità dello scoglio.
Quell’evento gli diede sicuramente il colpo di grazia perché da allora in poi la vecchia pianta cessò di vivere e cessò di ospitare centinaia di uccellini che ivi nidificavano.
 Il simbolo che quella Vecchia pianta
 rappresenta per Palmi, però, non è morto.
Va evidenziato, infatti, che la vecchia pianta, pur
non essendo ormai da più decenni in uno stato
vegetativo, ha dato vita all’importante Genius
Loci che lì continua comunque a vivere,
all’interno di quello che ora è un naturale
unicum scultoreo, con giochi di vuoto e di pieno,
di luci e di trasparenze, formati dal particolare
intreccio dei suoi rami, dalle sue radici e dal
medesimo tronco contorto e levigato dal tempo,
impreziosito dalla materia plasmata dalla natura,
incontrastata per secoli, fatta di vento, salsedine,
sole e pioggia.”. (www.auraloci.it)

Purtroppo, però, a causa dello sgretolamento della roccia e di un crollo che ha interessato la parte sinistra della sommità dello scoglio (lato Marinella) anche detto prezioso simbolo rischia seriamente di andare definitivamente perduto in quanto, privo di sostegno su un lato, fortemente sbilanciato e con grosse radici spezzate,  può distaccarsi dallo scoglio in occasione di prevedibili avversità atmosferiche.



 

Da lontano è difficile, se non impossibile, osservare lo stato di estrema precarietà in cui si trova la Vecchia pianta.

Fortunatamente, uno studio eseguito dall’Associazione Aura Loci, mediante accessi sul luogo, ha consentito di documentare, anche fotograficamente, in modo inequivocabile,  lo stato di cui sopra e, quindi, di lanciare l’allarme per fare quanto possibile per scongiurarne la perdita.

L’Associazione si è, quindi, offerta di intervenire al fine di mettere in sicurezza la Vecchia pianta ed al contempo di metterne a dimora, tra le radici della stessa, una nuova giovane dello stesso tipo, aiutando, così, la natura a mantenerne intatta la straordinaria aura del luogo.

L’iter per ottenere l’autorizzazione è stato lungo e sofferto, in quanto si trattava di intervenire su un sito simbolo, soggetto a tutela, dove confluiva, si sovrapponeva e si intrecciava una incredibile concomitanza di competenze.

Aura Loci ha saputo affrontare le pastoie burocratiche come si fosse trattato delle asperità che portano alle stelle; ha quindi ottenuto l’autorizzazione per realizzare i progetti presentati, una volta che erano stati forniti, positivamente, tutti i pareri e/o nulla osta vincolanti dei competenti organi, interpellati dallo stesso Comune, attraverso apposita Conferenza dei Servizi.


L’iter burocratico è stato dunque estremamente complesso, ma la soddisfazione di avere saputo raggiungere il risultato e, quindi, di potere mettere in sicurezza, con indiscutibile competenza, la Vecchia Pianta, gratifica in pari misura, specie alla luce del fatto che la concessa autorizzazione è formalmente e sostanzialmente ineccepibile, come testimoniato dagli autorevoli pareri espressi dai competenti organi.

Infatti, le relazioni progettuali presentate da Aura Loci, rispettivamente sottoscritte dagli ingegneri Antonio Bonasera, Francesco Deodato, Domenico Palumbo, Carmelo Saffioti e dagli architetti Severino Cannata e Saverio Saffioti; dagli agronomi Antonio Lauro Carmelo Orlando e Diego Ricciardi, tutti stimati professionisti e soci di Aura Loci, hanno incassato, favorevolmente, tutti i pareri vincolanti richiesti dal Comune di Palmi a: Agenzia del Demanio, Filiale S.O.T. di Reggio Calabria; Capitaneria di Porto di Gioia Tauro; Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Provincia di Reggio Calabria, Settore n. 14; Pianificazione Territoriale, Programmazione, Urbanistica e Trasporti; Provincia di Reggio Calabria, Settore 13; Ambiente, Energia, Demanio Idrico e Fluviale; Agenzia delle Dogane di Reggio Calabria.

Vi ho visto all’opera (sono anch’io orgogliosamente socia),  con le belle casacche indossate, sulla spiaggia in prossimità dello Scoglio o in ricognizione sullo stesso e, ora più di prima, sono certa che quel grande vecchio Ulivo sarà messo al sicuro.

Buon lavoro, 
Aura Loci Per Aspera Ad Astra.
LOID



Per approfondire l'argomento, vi consiglio la lettura delle due relazioni:

PROGETTO PER LA MESSA A DIMORA DI VIRGULTO DI OLIVASTRO SULLO SCOGLIO DELL’ULIVO

lunedì 13 febbraio 2012

BUONGIORNO PALMI 13 febbraio


PAROLE
Ho conosciuto uomini che hanno offeso altri uomini.
Le loro parole  hanno deriso, hanno violato,
sono state causa di profonde ferite.
Sono andate  avanti su quella strada di fango
e senza arrestarsi mai son scivolate giù nel baratro del male.

Ho conosciuto uomini che si son difesi  a denti stretti.
Le loro parole hanno scavato dubbi,
si son riprese l’onore perso,
si son sciolte in lacrime e amarezze
e senza arrestarsi mai sono andate alla ricerca  dell’assoluzione.

Ho conosciuto uomini con grandi ideali.
Le loro parole, nate da pensieri di saggezza,
si son trasformate in ardite imprese di pace
e senza arrestarsi mai hanno donato al mondo
gemme preziose di fratellanza.

Ho conosciuto uomini che hanno saputo amare.
Le loro parole,  animate dal fuoco della passione,
si son trasformate in rossi petali di rose
e senza arrestarsi mai hanno cucito
un mantello profumato e l’hanno dato in dono.

Colui che ha offeso avrà la mia pietà e
comprensione   colui che si è difeso.
Ma il mio amore lo darò a quell’uomo dai grandi ideali
donandogli  un mantello profumato di rossi petali di rosa.

loredana  idà    16 dicembre 2010
LOID

giovedì 9 febbraio 2012

SAMBICELE e la Signora Romeo in Cilona

Da ragazzina amavo ascoltare le storie che la mia dolcissima nonna mi raccontava, ricche di tutti quegli usi  e costumi antichi ormai persi e poco conosciuti.

Sin da allora mi sembrava di ascoltare storie di un altro mondo, ma ne ero talmente affascinata che spesso me le facevo raccontare ripetutamente.

A quel tempo c’era meno televisione, meno distrazioni multimediali e capitava che i nonni riuscissero  a trovare il tempo per narrare la loro vita e noi nipoti riuscissimo a trovare il tempo di ascoltarli.

Oggi tutto questo avviene molto più di rado e l’antica tradizione di perpetuare la memoria attraverso le testimonianze dirette, si è quasi persa.

In questo video riporto la testimonianza della signora Romeo in Cilona che ho conosciuto tempo fa, recandomi a Sambicele per prendere l’acqua.
Mentre io riempivo le mie bottiglie, la Signora era spesso presso la fonte per sbrigare le sue faccende e provavo un immenso  piacere nell’ ascoltarla narrare le sue storie dal profumo antico. 

Quindi ho desiderato condividere con voi i racconti di questa donna d’altri tempi, fonte a sua volta di tante memorie e ricordi.

La sua testimonianza  sarà in parte veritiera e forse in parte poco precisa.

Ovviamente i ricordi diretti, quelli da lei direttamente vissuti, sono dei dati indiscutibili, il resto delle sue memorie tramandate, vanno valutate e  non avendo le armi del mestiere per farlo, lascio agli esperti il compito di smentire o asserire. 

Infine, permettetemi di ringraziare ulteriormente  la Signora Maria per la sua gentilezza e la sua infinita disponibilità.

BUONA VISIONE
LOID

lunedì 6 febbraio 2012

CEC


Condivisione assoluta
Empatia attenta
Cura reciproca.

Condivisione, Empatia, Cura.

CEC

La regola palindromo dell’amore

LOID


sabato 4 febbraio 2012

SOVRAPPASSO SAN LEONARDO E ROTATORIA AGRARIA.... seguiamo i lavori

I lavori del sovrappasso a San Leonardo e della rotatoria dell’Agraria proseguono. 

Gli operai che lavorano al sovrappasso, mi hanno riferito che iniziano la mattina alle 7.00 e terminano a mezzanotte,  facendo i turni.  :)

Nonostante questo ritmo serrato, ci vorrà qualche  mese per  riuscire a vedere il lavoro completato.
Sono state già sradicate e ripiantate 3 palme della rotatoria, nelle aiuole presso le villette a schiera.
14 febbraio 2012
14 febbraio 2012

19 febbraio 2012
sovrappasso 19 febbraio2012
sovrappasso 19 febbraio 2012


Su questo post  aggiungerò ogni tanto qualche foto per seguire i lavori.
LOID





venerdì 3 febbraio 2012

SCHERZO DI CARNEVALE......?

Dopo giorni, in cui mi chiedevo quanto tempo ancora ci volesse per togliere le luminarie di Natale, stamane finalmente le hanno tolte.

Ma......  SORPRESA, SORPRESA, hanno messo al loro posto 
LE LUMINARIE DI CARNEVALE.

E' UNO SCHERZO DI CARNEVALE ?



Mi pare di aver capito che quest'anno non ci fossero i soldi per il carnevale. 

Se noi cittadini avessimo potuto scegliere tra luminarie e sfilata di carnevale, mi prendo la responsabilità di affermare che avremmo sicuramente scelto la sfilata.

Per questo motivo ritengo che la "Democrazia Diretta", per intenderci quella in cui i cittadini, in quanto popolo sovrano, non sono soltanto elettori che delegano il proprio potere politico ai rappresentanti ma sono anche legislatori e amministratori della cosa pubblica, sia l’arma migliore per evitare sprechi e incongruenze del genere.

Dovremmo essere noi a scegliere.
LOID