martedì 29 novembre 2011

La Scorciatoia della Stazione - Tra ricordi e considerazioni.




Inizia da qui il percorso della vecchia scorciatoia della Stazione: " a CCURTATURA "



Questa scorciatoia è stata calpestata da passi antichi, quando l’unico mezzo di trasporto erano i propri piedi.  Si arrivava velocemente alla Stazione e ricorderò per sempre i racconti di mia madre.





La percorreva da piccola per giungere immediatamente da quel pover’uomo di suo padre che lavorava alla Stazione e attendeva il suo pranzo.  Il sacchetto che conteneva il cibo oscillava  lungo il tragitto vorticosamente perché per fare prima, abbreviava ulteriormente  scavalcando i muretti che delimitavano la strada (cosiddette “armacie”). Tutti i giorni arrivava dal padre con un intruglio di pietanze e consapevole di ciò, si fermava lontano da lui. Il pover’uomo doveva pregarla di avvicinarsi per consegnarle il pranzo e doveva garantirle che non si sarebbe arrabbiato e solo in quel caso poteva finalmente mangiare. 









Come lei, a quei tempi,  tutti percorrevano queste scorciatoie perché erano l’unica risorsa per abbreviare le distanze. Oggi invece l’ho quasi percorsa con timore, ma con tanta emozione.
       

 Completamente abbandonata, ha perso ormai la sua originale funzione, ma rimane comunque un’ottima meta di passeggio e non vi nego che, in questi ultimi decenni, mi è capitato qualche volta di indicarla volentieri a persone che volevano giungere a piedi velocemente alla Stazione.                 
....tanti rifiuti...

         








    Non ricordo chi nell’ultima amministrazione era addetto alla rivalutazione delle scorciatoie. Si è sicuramente dimenticato di questa che va ripulita e tenuta sempre in ordine. Nel frattempo ci pensano le galline a eliminare un pò di tutto sotto la supervisione........

.... del gallo del pollaio :)







Ah, dimenticavo, l’ho percorsa a passo normale in 5 minuti. LOID

domenica 27 novembre 2011

Eurofiscon Ekuba Volley vs Starbene Crotone 0 - 3

Finita 0 a 3 la partita presso il Palazzetto Municipale "Mimmo Surace", tra Eurofiscon Ekuba Volley e Starbene Crotone.














Nel Palazzetto colmo di tifosi, le due squadre si sono contese la 7° giornata di Campionato Serie C Femminile - Girone Unico 2011/2012.










Le due prossime giornate di campionato sono il 3 Dicembre 2011 a Lamezia Terme e l'11 Dicembre 2011 a Palmi. Per qualsiasi altra notizia più specifica vi posto il link del sito dell'Ekuba Volley.
.ekubavolley

F O R Z A    R A G A Z Z E

BUONGIORNO PALMI 27 novembre















IMMORTALITA’

Un susseguirsi di vita e di morte                                        
da sempre popola il mondo.
Un venir di apparenti  inutili vite.
Poche elette menti eccelse si son distinte
donando ai posteri  tracce eterne.
Da lontano ci giungono  le gesta
di questi grandi eminenti uomini
 Per tutti gli altri è regola l’oblio
mediante un passaggio sterile e infruttuoso,
che trova ragion d’essere solo negli affetti.
Magra consolazione per il comune uomo
che proprio come tale non comprende
e si crogiola nella sua inesperienza e
nell’esaltazione della sua onnipotenza.

Loredana Idà   3 Ottobre 2010








sabato 26 novembre 2011

BUONGIORNO PALMI 26 novembre

MIO CUORE INNAMORATO

Se il mondo si potesse mirar con i miei occhi,
sceglierebbe il mio cuore per amarsi.
Cuore, Cuore mio innamorato
di questa terra straziata e calpestata.
Oh, pronunciar potessi tu una sol parola,
unica verità di vita e di speranza,
che, come un grido universale
o puro spirito aeriforme,
si spandesse in ogni dove,
raggiungesse ogni spazio
e li colmasse di se,
“ A M O R E “

Loredana Idà  24 luglio 2010


A JARA


 ANGELO

Evoco il tuo dolore
urlato negli estremi attimi
della tua delicata vita.
Mi par di udire la tua disperazione,
aggrappata a quegli esili fili d’erba
soccombere a così tanto orrore.

Due ali vigorose  son fiorite.
Or bianca la tua anima risplende.
Messaggero di Luce
oh, dolce Angelo, sarai per noi.

Loredana Idà     11 Marzo 2011



giovedì 24 novembre 2011

Dott.ssa TERESA VATICANO - Un Medico in prima linea

Scusate la confidenza con cui oggi affronterò la seconda intervista della mia rubrica “Come due vecchi amici”. Una confidenza che non vuole ledere e non lederà il serio impegno che è stato speso nella sua realizzazione, ma ho scelto oggi la strada dell’informalità proprio per essere me stessa fino in fondo. La Dott.ssa Teresa Vaticano è la protagonista, ma prima ancora una delle mie più care amiche,  alla quale rivolgerò le mie domande.  Ho scelto di farle l’intervista perché conosco profondamente le sue doti professionali e umane. Lei conduce la sua vita all’insegna dell’altruismo, donandosi agli altri incondizionatamente. Ci sono altri mille aspetti della sua persona che non ho trattato e non tratterò, ma  che sono altrettanto meritevoli di attenzione. Tuttavia concentrerò le mie domande sulla sua professione o vogliamo chiamarla Missione?  
Cominciamo:

 

1)“A che età hai compreso di voler diventare medico?”

Teresa: “ Avrò avuto 4 o 5 anni…. Sì, ero proprio piccola quando l’ho detto per la prima volta

                 2) "Cosa ti ha fatto nascere   questa volontà?”

Teresa: “Le motivazioni sono state tante ma, quella che mi piace ricordare mi vede in una sera in cui nonna Rosa stava male. Non capivo cosa avesse. Vedevo solo che si lamentava tenendosi il fianco, i suoi occhi non sorridevano più, erano diventati tristi e opachi e a me non piacevano così. L’indomani stava ancora male ed io non mi davo pace, finché papà mi disse: “Tranquilla! Presto arriverà il dottore e farà stare bene la nonna. ”.Ecco , in quel momento ho deciso che da grande avrei cercato di alleviare il dolore ,avrei fatto il medico. “

        3)      “Da quel momento hai perseguito questa tua ambizione e sicuramente dopo tanti sacrifici, sei approdata nel mondo del lavoro.  Il primo impatto lavorativo è stato all’altezza del tuo immaginario oppure ne sei rimasta delusa?”

Teresa: “Delusa no, direi piuttosto sorpresa e spaventata forse. L’università ti prepara poco all’imprevisto , piuttosto ti fa crescere con l’idea del medico che visita e , gradatamente, valuta, studia, indaga e quindi cura il paziente. Io ho cominciato la vera attività in trincea, in un Pronto Soccorso nel mese di luglio, in un ospedale mai visto prima e dove le emergenze erano come le ciliegie, si susseguivano senza sosta, il personale era scarso, si facevano 24 h di fila quasi di routine, l’imprevisto era la norma…..ero diventata “dottore dottore presto” e questa frase mi rimbombava nella testa anche quando ero ormai a casa. Effettivamente l’inizio è stato forte ma , in tutta sincerità, se tornassi indietro pretenderei di rifarlo. E’ stata la fase per me più costruttiva, più vera, il periodo in cui mi sfinivo ma con dignità!”

4)      ”Nelle tue esperienze di lavoro, sei approdata in Nefrologia e dialisi. Cosa ti ha portato a scegliere questa specialità?

Teresa: “La specializzazione in Nefrologia e Dialisi è stata quasi un caso. In quel periodo la nostra ASL ha fatto una convenzione con l’università di Messina per formare nuovi specialisti nefrologi che però già lavoravano e ai quali, in pratica , si concedeva di continuare ad esercitare presso la propria sede nella specialità scelta e contemporaneamente frequentare l’università( chiaramente senza remunerazione) . La sfida era grande per chi, come me, oltre al lavoro aveva una famiglia ma io decisi che ne valesse proprio la pena perché se vuoi fare bene una cosa la devi conoscere a fondo altrimenti fai solo finta e l’arte dell’istrione non fa per me. “

5)      “In questo preciso momento storico la sanità è ridotta ai minimi termini. Ti senti pienamente appagata e soddisfatta del lavoro che la Sanità attuale ti consente di fare?”

Teresa: “Non credo proprio e preferisco non sbilanciarmi oltre se non per dire che, l’amarezza e l’impotenza oggettiva non dovrebbero fare parte del bagaglio dell’attività di un medico.”

6)      “ La Sanità ti da i mezzi necessari affinché voi medici di prima linea possiate lavorare al meglio, oppure lavorate con mezzi inferiori alle vostre capacità ed esigenze professionali?  Ci  puoi fare qualche esempio?”

Teresa: “ La sanità di oggi, purtroppo, è malata di suo e se non trova il rimedio adatto è difficile che possa dare quel che serve. Esempi? Meglio non farne, potrebbero venire intesi come la regola, ed io non voglio crederci!!! “

7)      “Quanti anni fa, con il vostro aiuto, forse con l’aiuto di contributi Provinciali, con l’aiuto di donazioni anonime e sottoscritte, avete ristrutturato il vostro reparto a Palmi?”

Teresa: “Il tutto risale a circa 4 anni fa. Effettivamente il reparto di Nefrologia, nonostante operasse attivamente e registrasse la fetta più grossa di produttività dell’intero ospedale, era però strutturalmente malconcio ( come il resto d’altronde).Mettendoci d’impegno e con l’aiuto dell’ASL , di buoni cittadini ,in anonimato e non, e rimboccandoci letteralmente le maniche e le tasche siamo riusciti a realizzare un gioiellino di reparto.”

8 ) “Invece da poco tempo, circa 1 anno, il tuo lavoro si divide tra Palmi con la Dialisi e Gioia Tauro con il reparto di Nefrologia. Per quali motivi nonostante il nuovo reparto è avvenuta  questa separazione? “

Teresa: “ Purtroppo, come volevasi dimostrare, le decisioni politiche anche qui hanno mietuto vittime. Essendo stato ormai spogliato di tutti i reparti fondamentali, diventava rischioso mantenere sull’ospedale di Palmi le degenze, per cui anche la Nefrologia è stata smembrata e trasferita su Gioia Tauro ed a nulla sono valse le nostre rimostranze fortemente motivate secondo le quali era assolutamente una incongruenza ,disagevole e a rischio,separare due unità operative così strettamente interconnesse quali erano la Nefrologia e la Dialisi. Non chiedevamo di lasciare a Palmi la Nefrologia, sarebbe stato da incoscienti, chiedevamo, bensì, che le due unità, venissero trasferite in blocco in maniera tale che, il paziente non subisse disagi e il personale riuscisse ad operare con continuità: bhè anche qui abbiamo perso!”

 
9)"Quanti pazienti trattate in dialisi?”

Teresa: “Abbiamo 12 posti reni, su cui si alternano circa 45 persone, in media.”

10) “Qual è il supporto tecnico o professionale che vi occorre in Dialisi con più impellenza, per poter lavorare al meglio?”

Teresa: “Per fortuna questo è l’unico problema che non abbiamo. Godiamo di macchine di ultimissima generazione che riescono a fare i trattamenti più adeguati. Peccato che si trovino in una struttura fatiscente.”

11) “I vostri pazienti, che subiscono gli eventuali disagi, avranno raggiunto un grado di saturazione al problema. Come lo manifestano?”

Teresa: “Si lamentano, sono spesso agitati e nervosi, ci chiedono aiuto e soluzioni che noi, purtroppo non possiamo dare.”
 
12) “Tempo fa ricordo di aver letto un articolo di giornale che trattava di un aiuto particolare che hai dato a una paziente. Ti senti ancora con lei?”

Teresa: “Certo, mi porta spesso i cioccolatini e ci abbracciamo calorosamente ogni volta che viene in visita.”

13) “Il tuo spirito di servizio e la tua dedizione è rimasta invariata? Non hai mai momenti di sconforto?”

Teresa: “Non so se definirlo sconforto, spesso si tratta piuttosto di rabbia e incredulità: com’è possibile che il malato non venga messo in prima fila? Non venga considerato il punto cardine su cui far ruotare tutto il resto?Lo spirito di servizio e la dedizione sono tratti caratteriali,vengono spesso minati ma è impossibile scardinarli.”

14) “Quand’è che invece ti senti pienamente appagata del tuo lavoro e hai voglia di fare sempre meglio?”

Teresa: “Appagata in questo momento potrei solo esserlo con la fantasia. Voglia di fare sempre meglio è un istinto quotidiano per fortuna, altrimenti non ne parleremmo neanche, non credi?”

15) “Qual è l’augurio che vuoi fare ai tuoi pazienti, affinché possano usufruire di una Sanità eccellente?”

Teresa: “Sarebbe naturale augurare a tutti noi e non solo ai miei pazienti, che qualcosa cominci a cambiare e che veda nel malato l’uomo nella sua totale fierezza e dignità e non l’essere bisognoso che si debba accontentare. Ai miei pazienti ,mi sento di dire: siete anche la mia famiglia.”
  Con quest'ultima domanda ringrazio la Dott.ssa Vaticano per la sua disponibilità e le auguro di portare avanti la sua professionalità sempre con lo stesso spirito di servizio e la stessa dedizione e di apportare sempre sul suo lavoro l'umanità che la contraddistingue. Buon lavoro!