giovedì 21 marzo 2013

UNA SCALETTA DI ENTRATA COME "via segreta" PER 16 VIGLIACCHI

Una scaletta di entrata come “via segreta”  per 16 vigliacchi che non hanno avuto il coraggio di affrontare la cittadinanza.

Avevamo l’autorizzazione per manifestare dietro il cancello dell’Autorità portuale e ci hanno bloccati molto prima e da tutt’altra parte. Nel frattempo i vigliacchi che votavano SI al Rigassificatore, entravano da un passaggio segreto, con tanto di scaletta provvisoria.  


















Non eravamo in molti e la nostra onestà intellettuale ci porta a dichiararlo, nonostante non deponga bene. 
Pertanto vorrei ringraziare , dal più profondo del mio cuore, la moltitudine di persone che conosco e che non conosco, che se n’è fregata altamente della propria salute e della salute dei suoi figli, rimanendo a casa e non venendo a manifestare contro questo mostro ecologico che ci stanno per affibbiare.










Probabilmente abbiamo fatto una patetica figura, ma almeno ho la coscienza pulita, ma soprattutto la lotta continua e per ognuno di voi che state leggendo c’è ancora la possibilità di unirvi e non rimanere ulteriormente indifferenti al vostro/nostro destino.

Sicuramente, o Popolo,
ben grande è il tuo potere,
poiché ciascun temere ti deve come un re!
Però, pel naso è facile menarti;
 e troppo godi di chi ti liscia e abbindola;
 e chi discorre, l'odi a bocca aperta;
ed esule va il senno tuo da te!

Aristofane




Dispiaciutamente LOID

martedì 5 marzo 2013

10 MOTIVI PER DIRE NO AL RIGASSIFICATORE DI GIOIA TAURO

10 MOTIVI PER DIRE 
"NO AL RIGASSIFICATORE" 
DI GIOIA TAURO
1)      IL RIGASSIFICATORE SARA’ CAUSA DI ULTERIORE DIFFUSIONE DI MALATTIE
E’ un dato di fatto significativo che l’OMS abbia recentemente stimato che 1/4 delle malattie e delle morti debba essere oggi attribuito a fattori ambientali modificabili e quindi prevenibili.
Il funzionamento di un rigassificatore comporterebbe una Produzione di 2250 ton/anno di ipoclorito di sodio e un rilascio di 550 ton/anno di metabisolfito di sodio.
A tale produzione corrisponde il rilascio negli scarichi a mare di 22,5 ton/anno di alo-derivati.
Questi composti, stabili e non facilmente degradabili, si accumulano nelle acque ed entrano nella catena alimentare, si depositano nei tessuti grassi degli organismi marini e possono finire sulle nostre tavole. 
Vi è inoltre l’uso del metalbisolfito di sodio (ca. 1150 kg/giorno) che viene trasformato in altre specie chimiche o rilasciato in atmosfera e quindi anche questo va ad aggiungersi come effetto collaterale della rigassificazione.
Ne derivano vari tipi di disturbi: dermatiti, congiuntiviti, edemi eczemi, ulcerazioni; mentre l’intossicazione cronica porta al deperimento generale, turbe dispeptiche, anemie, bronchite cronica, alterazione dentaria, insufficienza renale, edemi, alterazioni neuropisichiche.
 In un’esposizione persistente, come la frequentazione di una normale piscina, sono stati notati nei bambini l’asma, l’erosione dentale, la sensibilizzazione allergica, bronchiti e tracheiti ricorrenti.
Ai lavoratori addetti sono stati riscontrati disturbi della memoria e dell’attenzione ed effetti neurotossici.
Infine uno studio di epidemiologia ambientale dell’università di Barcellona, ha attestato la correlazione a lungo termine a sostanze come trialometrani  e il relativo sviluppo di cancro alla vescica, altri studi di cancro al retto, alla prostata, ai reni e anche tumori epatici e linfomi anche ad un’esposizione a basse dosi ma prolungate.


2)      MANCANZA DI UNO STUDIO DI SETTORE RELATIVO ALLA SISMICITA’ DELL’AREA IN CUI DOVRA’ SORGEGERE IL RIGASSIFICATORE



Infatti l’impianto di rigassificazione sorgerà su quattro faglie sismo-genetiche attive. Inoltre secondo nuovi studi sono emerse nuove faglie e la ricerca è stata pubblicata su Scientific Reports (Nature Publishing Group). Da questo studio è emerso che la regione dello Stretto di Messina è interessata da un complesso sistema di faglie dove coesistono su brevi distanze, regimi tettonici diversi: estensionali, trascorrenti e compressivi.


Infatti, diverse faglie attive sono state individuate anche nel settore settentrionale dello Stretto che si affaccia sul Mar Tirreno, dove inoltre è presente una vasta struttura ad anticlinale, anch’essa attiva, che interessa l’intera crosta superiore.
Dovesse esserci un terremoto e purtroppo  non è per niente improbabile, potrebbe causare lo scoppio del rigassificatore  con la distruzione completa nell’arco di 55 chilometri dell’aria circostante.


3) IL PROGETTO“RIGASSIFICATORE” BOCCIATO DUE VOLTE DAL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI

Il progetto del rigassificatore è stato bocciato due volte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici perché non sono stati presentati alcuni studi di settore, tra cui quello relativo alla sismicità del territorio

4) IL DECRETO MONTI FATTO AD HOC PER RAGGIRARE ALCUNI PASSAGGI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DEL RIGASSIFICATORE

L’art.  38 del Decreto Sviluppo del governo Monti, bypassa le prescrizioni del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, che per ben due volte aveva bocciato l’esecuzione di questa colossale opera perché gli studi presentati risultavano incompleti.

5)      IL RAPPORTO COSTI-BENEFICI NON VA ALLA PARI

Realizzare il rigassificatore costerà  un miliardo 340 milioni di euro e in cambio ci saranno dei modestissimi benefici per il territorio. Ci saranno al massimo cento dipendenti, di cui il 40% sarà costituito da tecnici specializzati che dovranno arrivare da fuori, dato che il territorio non ha a suo favore questo genere di figure professionali e non sono previsti dei relativi corsi di formazione. 

6) IL PARERE DEI CITTADINI NON VALE NULLA

Il territorio non è stato ascoltato né attraverso i suoi sindaci e né attraverso un eventuale referendum. E’ stato deciso tutto senza il parere della popolazione della piana.



7) TUBATURE A 100 METRI DALLA SCUOLA ELEMENTARE DI SAN FERDINANDO

A 100 metri dalla scuola elementare di San Ferdinando, il progetto del rigassificatore prevede il passaggio delle tubature criogene necessarie a far passare il gas dalle navi ai serbatoi. I piccoli studenti saranno i primi a subire, malauguratamente, gli effetti devastanti di un incidente.



8) L’INGANNO DELLA PIASTRA DEL FREDDO

Fino ad ora si era creduto che la LNG in contemporanea con il rigassificatore, avesse dovuto costruire anche la tanto desiderata e costosissima Piastra del Freddo. Solo da poco è stato rivelato che in realtà la LNG da soltanto la cessione delle frigorie. La piastra del freddo secondo gli Obiettivi e strategie di sviluppo del Consorzio per lo Sviluppo Industriale verrà a costare circa 113.041.132,00 milioni di euro. (e io pago).

9) VASTA OCCUPAZIONE DI AREA PORTUALE PER LA COSTRUZIONE DEL RIGASSIFICATORE  E IMPEDIMENTO ALLO SVILUPPO DELLA RETROPORTUALITA’

Per poter portare a compimento il progetto del rigassificatore verrà impiegata una vasta area portuale che sarà sottratta al settore di sviluppo più importante del porto di Gioia Tauro, ovvero la RETROPORTUALITA’. Quest’ultima infatti consentirebbe uno sviluppo industriale dell’area.
Fino ad oggi il nostro porto ha effettuato soltanto quello che viene definito “Transhipment”.
Infatti, le navi portacontainer (Ciucci) scaricano il più rapidamente possibile il loro carico a terra e sempre il più velocemente possibile viene ricaricato su altre navi più piccole (Ciuccini) con le nuove destinazioni commerciali-portuali. 
La retroportualità consentirebbe la trasformazione da porto di transito a porto terminale con le relative lavorazioni manifatturiere e logistiche. 
Riporto alcuni dati relativi a un articolo fatto dalla giornalista Eleonora Aragona che ci fanno meglio comprendere quanto sia importante questo sviluppo portuale: “Il porto Zeebrugge di Bruges nel 2005 ha ricevuto 1.400.000 container e grazie alle attività retro portuali sono state impiegate 6.939 persone. In particolare nel porto belga è stata sviluppata la piastra logistica specializzata nel settore delle auto. Nello stesso anno a Gioia Tauro pur essendoci un traffico di 3.210.000 teus, quindi più del doppio, i lavoratori sono stati 2.850. Una differenza abissale ma che mostra quanto margine di sviluppo ci sarebbe.”


10) LA PIANA A RISCHIO CONTINUO D’INQUINAMENTO E SFORAMENTO DEI LIVELLI MASSIMI PREVISTI DAL PROTOCOLLO DI KIOTO

A Gioia Tauro vi è il raddoppio dell’inceneritore e a Rizziconi vi è una moderna Centrale Elettrica che pur dichiarando dati di ridotto impatto ambientale non nega comunque che vi siano, da come si evince dalle sue pagine ufficiali

Già da soli questi due ecomostri, posti a breve distanza l’uno dall’altro portano a uno sforamento dei livelli massimi di inquinamento consentiti dal protocollo di Kioto. Vogliamo anche aggiungere il terzo ecomostro?



All'esecuzione di questo ecomostro manca un solo tassello.
Il Comitato Portuale formato da 30 persone,  dovrà votare per la quarantennale concessione di un'area demaniale della 2° Area Industriale del Comune di San Ferdinando, da  attribuire alla LNG MedGas Terminal S.R.L., che la destinerà all'impianto dei tubi necessari alla canalizzazione del gas. 



DIMOSTRIAMOGLI IL NOSTRO DISSENSO


ANDIAMO TUTTI INSIEME A MANIFESTARE CONTRO QUESTO SCEMPIO 

Un mio grazie speciale va ai giovani del "Presidio San Ferdinando in Movimento" che da molto tempo lottano contro il rigassificatore.





P.S.: In realtà mancherebbero tanti altri punti. Tra questi uno non meno importante sarebbe quello sull’uso del porto dopo la costruzione del rigassificatore. Non l’ho inserito perché non ho trovato da nessuna parte i motivi per i quali avvengono alcune dinamiche. Infatti, si dice che quando una nave gasoliera attracca nel porto, le attività di quest’ultimo si bloccano 12 ore prima e 12 ore dopo il suo arrivo. Se ne deduce che le altre navi portacontainers  vengono  bloccate per questo lasso di tempo. Non so se tutto questo  corrisponda al vero, perché non ho trovato alcun documento che me ne dia conferma. Pertanto chiedo a qualcuno di voi che ne sia a conoscenza di postare la giusta risposta, possibilmente con la fonte ufficiale da cui evince questi dati e vi pregherei anche di aggiungere altri motivi per cui il rigassificatore non si deve fare.

LOID