venerdì 30 marzo 2012

BUONGIORNO PALMI 30 MARZO 2012


IL VOLO DELL’AQUILA

Con i suoi occhi osservo da quassù
il divenir degli uomini.
Una colonia di formiche,
che frenetica edifica i suoi mostri.
Volo!
Volo lontano
con le sue bianche ali.
Attraverso monti innevati,
rigogliose vallate
e ancor fertili pianure
baciate dal sole.
Sfioro l’acqua limpida
e mi disseto.
Felice e leggera
grido al mondo la mia libertà.

Un attimo.
Attimo meraviglioso.
Il volo di un sogno segreto.
Mi desto.
Gli astratti o concreti cancelli
continuano a soffocare l’esistenza dell’uomo e la mia.
Tutti servi e prigionieri di noi stessi,
tramandiamo l’antico paradigma
incapaci di spiccare il nostro volo libero.

Loredana Idà   10 gennaio 2011
LOID

mercoledì 21 marzo 2012

AI NOSTRI FIGLI - 21 marzo - Giornata Mondiale della Poesia


Oggi è la Giornata Mondiale della Poesia.

Nel 1999, la XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO ha istituito questa giornata, stabilendo come data annuale il 21 marzo.

 In questa giornata si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.

Quest’anno, la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha scelto di celebrare la Giornata a l’Aquila, eleggendola quale “sede” della Giornata Mondiale della Poesia,  per dare speranza a questa città distrutta.

Sul mio blog dedicherò questa giornata ai miei figli e a tutti i figli del mondo, con la speranza di riuscire a svolgere il mio ruolo di madre al massimo delle mie possibilità, riuscendo a trasmettere loro tutti i valori in cui credo.

Inoltre vi invito a dedicare un vostro pensiero, non necessariamente una poesia, ai vostri figli.

Ogni pensiero che nasce dall’anima, si trasforma in amore e l’amore abbellisce il mondo con i suoi versi.


PICCOLO  UOMO

Piccolo uomo,
come ti potrò far capire la vita?
Strada lastricata da spuntoni di roccia viva,
poco levigata e spesso non percepita.
Come spiegarti il suo vero valore?
L’esistenza fluisce in ognuno di noi,
va velocemente,
ci confonde con effimeri principi.
Siamo come ologrammi
proiettati in miraggi di vita quotidiana,
che si dissolvono puntualmente all’imbrunire.
Affanno, paure, inquietudine
sono disseminati nel nostro vivere
e non consentono spazi  alle giuste prospettive.

Allontanati, fermati e osserva attentamente.
Ascolta in silenzio la voce dell’universo
che senza sosta parla alla tua distrazione,
che incessantemente ti ricorda la sua giusta visuale.
Abbandona la presunzione e la superbia,
sono giochi perversi  che non ti devono appartenere.
Abbi sete di sapere e sappi che mai avrai imparato abbastanza.
Ricordati sempre che ogni istante è quello giusto,
quando lo vivrai in pace con te stesso e con il mondo.
Non inseguire falsi  ideali di edonismo
ma vivi di semplici eccellenze.

Ma, più di ogni altra cosa, Ama.
Ama la natura nella natura,
il sasso tra i sassi,
il fiore tra i fiori,
il paesaggio tra i paesaggi,
l’uomo tra gli uomini.

Ama, mio piccolo uomo!

Loredana Idà        15 giugno 2010

sabato 17 marzo 2012

"AURA NEL VENTO"

 
 Un vecchio volo  in deltaplano 
 in grado di dare ancora
 "Emozioni lungo sentieri dell'aria"

Un breve filmato che ritrae il volo di un deltaplano, dolcemente pilotato da un giovane Ferruccio Nicotra  che lo ha pubblicato con il titolo:
 "Emozioni lungo sentieri dell'aria".


"...Le immagini sono tratte dal filmato girato da RAI 3 nel dicembre del 1979 e poi mandato in onda con il titolo "Il sogno di Icaro, probabilmente...", quando ancora eravamo in pochi a volare con il deltaplano.
 
Allora ero molto più giovane e la mia tessera di iscrizione alla Federazione Italiana  "Volo Libero", nel lontano 1976,  portava il numero 27.

Il volo con deltaplano consente di librarsi nell'aria e di veleggiare lungo invisibili sentieri, con il vento che  fischia tra gli esili cavi della struttura, una sua sibilante e pur dolce melodia; perciò, ho voluto usare come colonna sonora del breve filmato l'incomparabile musica dei Pink Floyd.
 

L'aura dei nostri luoghi, percepita veleggiando, è forse più intensa e sicuramente più intima. Forse perchè dall'alto puoi abbracciare l'intera Costa Viola con un solo sguardo...
Credo che noi tutti dovremmo cercare di fare qualcosa di più per tutelare l'aura dei nostri luoghi... (Ferruccio Nicotra)".







Le suggestive immagini del filmato sono state riprese con una semplice cinepresa "Super 8”, fissata sull'ala sinistra del deltaplano.


LOID

giovedì 15 marzo 2012

Sant’Elia, 25 marzo, l’ENDURO della Costa Viola

Chi pratica questo tipo di sport, l’MTB Enduro, deve possedere forza, coraggio, grinta e passione ben miscelati e pedalare per il piacere di stare a contatto della natura e in compagnia.

 

Infatti la MTB Enduro è un’alternanza di discipline che va dal cross country  al downhill, nelle  quali occorre il fiato per pedalare fino in cima alla montagna e il manico per scendere.

 

I componenti di queste biciclette sono molto più robusti rispetto a una bici da Cross country, ma molto più leggeri di un bici da downhill e utilizzano in genere doppi ammortizzatori (full suspended) e il rigoroso utilizzo di freni a disco idraulici, inoltre è necessario l’ulitizzo di protezioni specifiche, come il casco integrale, ginocchiere e paraschiena.

 

Nasce da una passione la gara che si terrà sul nostro Sant’Elia, il 25 marzo 2012, organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Mountabria” http://www.mountabria.it/home.html .

 

Il suo Presidente, Paolo Nicotra, dopo aver praticato vari tipi di discipline di MTB, ha riconosciuto  nell’Enduro quello che da sempre aveva praticato inconsapevolmente  e al quale finalmente ha potuto dare un nome. Ha partecipato al Campionato Siciliano Enduro Cup del 2011, classificandosi Primo nella sua Categoria  e sesto assoluto.

 

Dall’incontro con altri due appassionati è nata l’Associazione con l’unico fine di promuovere “Lo sport nel territorio”  e “Il territorio nello sport”.

 

   Che cos’è  l’ “Enduro della Costa Viola”?

Paolo: "Si tratta di un evento unico per la nostra regione. Nelle regioni vicine l’Enduro è una realtà già esistente ed affiancata ad altre discipline Gravity. Vorremo che la nostra regione fosse il collante, il  "trés d`union",  per creare una realtà molto più ampia, che abbracci tutto il meridione, attualmente frammentato.  Consiste in una gara di mountain bike Enduro che, come  la parola ci lascia intendere, vuol dire durata, ovvero resistenza."


Quali sono i percorsi?

Paolo: "I percorsi sono quattro, due Prove Speciali cronometrate intervallate da due Trasferimenti di Qualificazione. Si partirà da Palmi per arrivare alla Pineta di Sant’Elia, dove vi sono dei tracciati naturali ripuliti da noi, si continuerà sul versante ovest della montagna, in una località chiamata “I ‘Scrisi” per scendere lungo il pendio e arrivare attraverso i terrazzamenti (le nostre antiche armacie) al Tracciolino. Da qui si risale al secondo percorso che parte dalla Tre Croci, scende lungo tutte le scale che arrivano anch’esse al Tracciolino e si arriva attraverso una larga sterrata  in Piazza Primo Maggio, percorrendo solo gli ultimi 100 metri sull’asfalto e concludendo così l’anello."

I tracciati erano agibili per questo tipo di gare o hai dovuto apportare modifiche?  

Paolo: "Per avere il risultato odierno abbiamo lavorato da Maggio dello scorso anno. Dopo una fase iniziale di perlustrazione abbiamo proseguito con la bonifica e la messa in sicurezza dei percorsi, in totale rispetto dei luoghi. E’ stato un lavoro lungo e faticoso, ma ci possiamo ritenere molto soddisfatti del risultato."

Hai avuto finanziamenti per organizzare la gara? 

Paolo: "Tutta la manifestazione è a spese nostre perché desideriamo dare più di quello che riceviamo e lo facciamo anche per dare il buon esempio." 



Mancano 10 giorni alla gara. Quante iscrizioni avete avuto?

Paolo: "Le iscrizioni verranno fatte lo stesso giorno della gara, ma abbiamo già avuto diverse adesioni da atleti provenienti da Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia."



Ti rendi conto che la manifestazione è anche un ottimo input per l’economia palmese? 

Paolo: "Spesso sento molti giovani lamentarsi riguardo la mancanza di iniziative nel nostro territorio. Occorre a un certo punto comprendere, che se non siamo anche noi a dare il nostro contributo, se pur piccolo, per lo sviluppo del territorio, certamente questo non cadrà dal cielo. Noi stiamo cercando di prendere esempio da tutte quelle persone che hanno fatto della loro vita una missione, nel tentativo di rendere questa nostra terra più accogliente."


Hai fatto un bellissimo video per promuovere l’evento……

Paolo: "Ho  realizzato, grazie all’aiuto della mia fidanzata Tiziana Surace e alla speciale partecipazione del piccolo Galileo come coprotagonista,  un video promo, nel quale abbiamo voluto mettere in risalto le bellezze della nostra terra e creare una panoramica dei tracciati sia tecnica che paesaggistica. Inoltre desideriamo invogliare la partecipazione non solo degli atleti, ma anche dei loro accompagnatori e del pubblico che potrà assistere alla gara incorniciata nel nostro magnifico scenario".

 

Ed io vi consiglio la visione del video fino all’ultimo secondo perché le immagini sono spettacolari, come lo è il panorama che si esibirà ai vostri occhi. 

Domenica 25 marzo 

vi aspettiamo tutti 

all’Enduro della Costa Viola  a Palmi.

Divertimento garantito.

Parola di LOID



martedì 13 marzo 2012

BUONGIORNO PALMI 13 marzo 2012



IL CANOVACCIO 

Ci sono sottili trame di vita,
di pensieri appena percettibili
                e di  imprudenti gesti              
che insultano il suo acume
con la pretesa di non essere denudate.  

Un alone di malvagità
disegna queste trame,
la sua sensibilità l’afferra,
rabbrividisce e  patisce.

Uno sguardo crudele ha intrecciato
questo sudicio canovaccio,
aiutato da miseri tessitori ai suoi comandi.

Un grazie è la sua risposta.
Un grazie di cuore.

Il suo canovaccio riluce fulgido.
Esaltati e valorizzati, i suoi disegni     
spiccano ancor di più
e avrà meno timore
di esibirli al giudizio di Dio.
Loredana Idà  13 marzo 2012




giovedì 8 marzo 2012

39 forum per il QTRP (Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico)

39 Forum per  la tutela di 39 Zone paesaggistiche calabresi.

La Regione Calabria è la sesta in tutta Italia che presenterà il QTRP (Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico) per la cui redazione ha avviato l’innovativo progetto, “Insieme si può”, con il quale ha voluto coinvolgere, Istituzioni locali, Associazioni di volontariato, Associazioni culturali, ambientaliste e Associazioni protezioniste, Professionisti, semplici Cittadini, Imprenditori, Studenti e Giovani, per avere proposte e segnalazioni dal “basso” e cioè da coloro che sono a diretta conoscenza dei luoghi, evitando, così, scelte ed imposizioni “dall’alto”.
Per consentire la partecipazione, sono stati previsti 39 appositi forum relativi ad altrettante zone di competenza. 

Ogni forum si avvale di 4 tavoli tematici: 

  • “Conservazione dinamica”
  • “Gestione sostenibile” 
  • “Riqualificazione e trasformazione delle aree  compromesse: Paesaggi dinamici” 
  • “ Nuovi paesaggi intrasformabili”. 


Il terzo forum si è tenuto a Bagnara calabra il 2 marzo scorso; l’area trattata è stata la nostra splendida “Costa Viola”.

In apertura dei lavori è stata lamentata una scarsa partecipazione (che a mio modesto avviso è derivata da una insufficiente pubblicizzazione da parte dei Comuni interessati). Il  progetto è stato, quindi,  presentato brevemente  dal sindaco Cesare Zappia, dall’assessore provinciale all’urbanistica, Giuseppe Pirrotta, dall’assessore Regionale Piero Aiello e poi meglio illustrato dal dirigente del dipartimento regionale Urbanistica e Governo del Territorio, Saverio Putortì, dal presidente dell’ordine degli architetti di Reggio Calabria, Paolo Malara, con la coordinazione del Dirigente del Dipartimento Urbanistica della Regione Calabria Arch. Paolo Galletta; è stata sottolineata la novità ovvero la volontà di fare decidere al territorio stesso le linee guida del QTRP. 

Si è quindi passati al cuore del forum: i quattro tavoli tematici per ognuno dei quali, i partecipanti  hanno avuto a disposizione  un questionario da compilare con i propri suggerimenti e le proprie indicazioni.


Per Palmi hanno partecipato: il Comune con i suoi rappresentanti, l’Associazione “Italia Nostra" e l’Associazione Aura Loci Per Aspera Ad Astra per la quale erano presenti oltre me, il suo Presidente, Avv. Ferruccio  Nicotra, il Vice Presidente, Rag. Giuseppe Pietropaolo, i soci: Ing. Francesco Deodato,  gli architetti Severino Cannata e Saverio Saffioti.
Tutti hanno avanzato proposte interessanti che potrete esaminare in questi link dei quattro tavoli tematici che la regione ha pubblicato su Internet.



Tavolo 3 - Paesaggi Dinamici

Tavolo 4 - Nuovi paesaggi intrasformabili



La giornata si è rivelata  veramente stimolante, importante e avvincente. 

Un bell’esempio di democrazia: chi meglio dei cittadini conosce le problematiche del luogo!?

Ecco come potrebbe nascere un Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico perfettamente coerente e aderente a tutto il territorio regionale.

Quest’esempio di fare politica dovrebbe essere applicato ai vari livelli di competenza e di settore, almeno a quelli principali e più importanti.

Perché realmente, se ci fosse stato più tempo e attenzione, sarebbe stato democraticamente ineccepibile organizzare dei pre-forum, coinvolgendo un maggior numero di partecipanti qualificati in grado di portare avanti un’unica linea che rappresentasse l’intera cittadinanza.  

LOID

martedì 6 marzo 2012

Ciò che rimane della FESTA DELLA DONNA

Tutti credono che la festa della donna nasca in seguito alla morte di 129 operaie che nel 1908 lavoravano presso un’industria tessile di New York e scioperavano per protestare  contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare. Le poverette bruciarono vive.

In realtà la storia della festa della donna, che in effetti si chiama Giornata internazionale della donna, ha altra origine. Dobbiamo risalire all’otto marzo del 1917, a San Pietroburgo , quando le donne della capitale guidarono una manifestazione con l’intento di rivendicare la fine della I Guerra Mondiale.  La reazione sommessa dei cosacchi incoraggiò ulteriori manifestazioni di protesta che portarono al crollo dello zarismo. Per questo motivo, durante  la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta Mosca , fu fissato per l'8 marzo la «Giornata internazionale della donna».

In Italia la  Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito Comunista Italiano che volle celebrarla il 12 marzo,  in quanto prima domenica successiva all'ormai fatidico 8 marzo.
Nel 1944 nasce a Roma l’UDI, Unione Donne Italiane; tutte donne appartenenti al PCI, al PSI al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e tutte insieme presentarono la proposta di celebrare l’8 marzo 1945 la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera e nel frattempo a Londra veniva approvata e inviata all’ONU una Carta della donna che conteneva richieste di parità di diritti  e di lavoro.

L’8 marzo del 1946, con la fine della guerra, fu celebrato in tutta Italia e fu proprio in quell’occasione che apparve per la prima volta il suo simbolo: La Mimosa.


Ci sarebbe stato molto altro da aggiungere sull’origine della festa della donna, ma ciò che vorrei sollevare in queste mie considerazioni è altro, rispetto la sua radice storica o la sua connotazione politica che caratterizza questa festa.

E’ certamente importante la memoria che ci consente di non dimenticare la storia degli avvenimenti e  le  conquiste ottenute con tanta fatica nel tempo ed è partendo proprio da essa che vorrei giungere, in un salto temporale, fino a noi e constatare come nel terzo millennio la maggior parte delle donne festeggiano  quest'evento.

Cartelloni pubblicitari di spogliarelli maschili lungo le strade , locandine appese nei locali di spettacolini con annessa consumazione, eventi organizzati via facebook dello stesso tenore e messaggi promozionali inoltrati dalle radio locali sempre su presunti spettacoli dello stesso genere ai quali molte donne partecipano, credendo sia questa la maniera giusta per farlo.


Nel frattempo in Italia e nel mondo alle donne succede quello che, con un po’ di dati, vi riporto di seguito:         
  •       L’Istat rileva che dieci milioni di donne tra 14 e i 59 anni hanno subìto nel corso della vita violenze, molestie o ricatti sessuali.
  •            In Italia una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima nella sua vita dell'aggressività di un uomo che dice di amarla
  •            Secondo una ricerca dell'Osservatorio sulla “Gestione della diversità” dell'Università Bocconi, in Italia una donna guadagna il 23% in meno rispetto ai colleghi maschi. Nel 2008 in media la retribuzione lorda di un uomo è stata pari a 50 mila euro, soltanto 40 mila euro per una donna.
  •           Il tasso di occupazione femminile è pari al 35,4%,contro il 48,6% dei maschi, 13 punti in meno.
  •           Nel mondo, 69 milioni di bambini non hanno accesso alla scuola primaria. Il 54% sono bambine. Dei 759 milioni di adulti analfabeti, due terzi sono donne.
  •           le condizione della donna nel mondo islamico sono molto arretrate;
  •           In Egitto, Sudan, Somalia, Eritrea, Nigeria, Senegal, Guinea, Indonesia viene praticata ancora l’infibulazione. In quest’ultima un'associazione islamica sta finanziando campagne di infibulazione gratuita all'interno delle scuole e pare avrebbe già reso possibile l'infibulazione del 96 % delle bambine indonesiane.


Mi chiedo, quindi,  come si possa travisare la storia, offendere il presente e precludere, anche solo in parte,  il futuro della donna festeggiando la Giornata internazionale della donna o Festa della Donna in questo modo errato, all’insegna di un consumismo sciocco, figlio della globalizzazione.

Cosa rimane delle conquiste, della tanta strada ancora da fare, delle lotte per le donne che ancora oggi sono in condizioni di schiavitù in alcune parti del nostro pianeta?
Cosa rimane della dignità femminile, dell’amor proprio, della voglia di emancipazione?
Perché svilire una giornata dal significato importante e ridurla a uno spogliarello di pessimo gusto?
Non sarebbe meglio organizzare e partecipare a una manifestazione, a un corteo, a un sitin, a un forum sulle eccellenze femminili, sulla condizione femminile al Sud, oppure in sostegno delle donne nel mondo che ancora oggi vivono segregate dai loro pseudo  uomini?

Eventi atti a sensibilizzare quel tessuto sociale che non riesce a scardinare i propri preconcetti sulle donne e che andrebbe, invece, costantemente educato.

Secondo me, le donne che usano festeggiare la Giornata internazionale della donna attraverso i soliti spettacoli di spogliarello o la solita cena al ristorante, alimentano soltanto questi retaggi negativi in cui la condizione femminile è ancora intrappolata.

Io direi basta.

Il rispetto ci è dovuto, ma iniziamo a pretenderlo con azioni giuste anche da parte nostra.
LOID



lunedì 5 marzo 2012

10.000 GRAZIE

10.000 grazie ad ognuna delle 10.000 visite che sino ad oggi ho avuto il piacere di ricevere sul mio blog.

Quest’avventura è iniziata il 31 Ottobre 2011 e se ancora sono qui a desiderare di comunicarvi qualcosa, è grazie alla vostra attenzione e al vostro interesse.

10.000 grazie ancora.



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LOID


giovedì 1 marzo 2012

“LA RA.DI. NON FA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA”… BASTA CON LA DIVULGAZIONE DI SCIOCCHEZZE


“Ho sentito dire che la raccolta differenziata, che noi cittadini produciamo, non viene fatta  dalla RA.DI., che invece la rimescola tutta insieme e la spedisce all’inceneritore di Gioia Tauro.  Che schifo! Che la facciamo a fare, allora, noi cittadini?”.

 
Ecco, questa è una delle tante voci che ho sentito.
 
Ed è di voce in voce che viene alimentata questa leggenda metropolitana palmese.

Non ci sto al massacro e consapevole della inesattezza di questa voce, ho deciso di andare a fondo e ieri sono scesa alla RA.DI per prendere un appuntamento con il Rappresentante legale e Direttore Operativo Carmelo Ciccone.  
L’impiegato dell’accettazione mi ha comunicato che non era in loco, ma mi ha gentilmente dato il suo numero di telefono. 
L’ho chiamato immediatamente;  Il dottor Ciccone si è subito messo a disposizione, facendomi visitare l’azienda in lungo e in largo, accompagnata da un suo gentilissimo dipendente, il Sig. Davide Minniti.

Ho fatto questo preambolo perché non vorrei che qualcuno pensasse che avevo un appuntamento prestabilito.  Sono scesa senza preavviso e sono stata accolta all’interno dell’azienda nell’arco di 15 minuti.

Premesso ciò, quello che ho potuto constatare nella mia visita, è andato ben oltre le mie aspettative.

Abbiamo iniziato dal settore Plastica, dove ho appreso, con mio piacevole stupore, che siamo  addirittura l’unico Centro di Selezione Spinto della Calabria.

In sostanza, la raccolta differenziata della plastica di tutta la Calabria, arriva presso l’azienda RA.DI. che la seleziona e la imballa separatamente in base al tipo di plastica.   
Il settore è controllato in tutte le sue fasi da un supervisore,  
che ha il compito di valutare la qualità del materiale in entrata, 
 di controllare tutto il settore nei suoi passaggi e di controllare anche la qualità del materiale in uscita.



L’Azienda si  occupa anche della prima fase industriale del riciclo della plastica.
Infatti il materiale plastico che è stato diviso passa ad un impianto specifico, che attraverso trituratori, rulli trasportatori, vasche di pulitura e sistemi di essiccazione, produce un materiale plastico che poi completerà il processo di riciclo presso le altre aziende specifiche del consorzio.
In questa prima fase industriale del riciclo della plastica, si possono quindi ottenere tre tipi di materiale: 
HDPE che corrisponde a flaconi macinati e lavati, ovvero polietilene ad alta densità

MPR che è un materiale di plastica mista


 il Macinato da cassette







Un’altra iniziativa importante dell’azienda è anche l’allestimento di un impianto di Pirolisi.

Dalla selezione e divisione della plastica si ottiene anche uno scarto che per il momento, sotto indicazione del Consorzio,  viene inviato in Puglia  per consentire la sua trasformazione in energia.

Appena l’impianto sarà ultimato, quest’ultimo processo delle fasi  di riciclo della plastica, verrà fatto direttamente dalla RA.DI.
 
In pratica e in parole molto semplici, viene riscaldato il materiale (lo scarto) in condizioni anaerobiche (totale assenza di ossigeno), in questo modo subisce la scissione dei legami chimici, trasformandoli in molecole più semplici e ottenendo così olio combustibile o altri tipi di energia.


Quindi a Palmi, come ben vedete, tutto ciò che è plastica viene riciclato. 
Anche il riciclo della carta viene effettuato regolarmente e ho il piacere di anticiparvi la notizia che, da poco tempo, nella carta potete aggiungere anche il Tetra Pak.
 Anche in questo settore si esegue un controllo del materiale e alla fine si assemblano le balle che verranno inviate alla COMIECO (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) che ultimerà la filiera del riciclo della carta.
  

L’umido viene invece spedito direttamente a Siderno presso un’azienda che lo trasforma in concime.

E anche il legno e il vetro sono regolarmente raccolti e inviati ai rispettivi consorzi, Rilegno e Coreve.

Credo fermamente che con un po’ di collaborazione da parte del cittadino, potremo raggiungere un eccezionale traguardo, diventando sempre di più un esempio per gli altri paesi.

 

Se aveste ancora qualche dubbio, vi invito ad esternarlo qui sul blog. Con immenso piacere e nel mio piccolo, cercherò di aiutarvi a dissiparlo.

LOID