venerdì 6 gennaio 2012

QUOTE ROSA? NO, GRAZIE! Preferisco volare in alto e raggiungere "Alte Quote".

 ROSA? NO, GRAZIE! Preferisco volare in alto e raggiungere "Alte Quote". 
 Con gennaio le elezioni sono alle porte. Mancano poco più di quattro mesi. Tutti i politici presunti e certi, si stanno preparando per la propria campagna elettorale. Utilizzeranno varie strategie politiche per acquisire consensi tra la popolazione attenta e non sempre allocca. Avranno mille cavalli di battaglia come l’ospedale, le rotatorie, Sant’Elia, il Lungomare, ecc. Già qualcuno ha iniziato da un bel pezzo, altri si inventano problemi che non esistono organizzando manifestazioni che gettano fuoco inutile sulla cenere. Da gennaio l’agone politico della bilancia inizia a pendere a favore di qualcuno di loro, indicando alla fine il nostro futuro sindaco. 


Ed è proprio a tutti i futuri candidati che rivolgerò la mia richiesta.
 
Vi prego, basta con le QUOTE ROSA!
 
E’ da anni che sento parlare di quote rosa.
E’ vergognoso e discriminante.
 
Noi donne non abbiamo bisogno delle quote rosa per meritare i nostri posti di lavoro.
 
Non voglio togliere a questa parola il valore e i meriti che ha avuto in passato. Purtroppo noi donne per emergere in un mondo prettamente maschile e soprattutto maschilista ci siamo anche dovute avvalere di una semplice parola come questa.  
E’ recente la scelta di votare una legge per inserire entro il 2012 un quinto e entro il 2015 un terzo di quote rosa nei Cda delle società quotate in borsa.
La riporto qui di seguito:
“Il 28 giugno l'aula della Camera ha approvato con voto bipartisan (438 Si 27 No e 64 astenuti) in via definitiva il disegno di legge sulle cosiddette 'quote rosa' nei consigli di amministrazione delle societa' quotate e delle controllate pubbliche non quotate. Il testo, arrivato in terza lettura alla Camera, è già stato approvato con larga maggioranza al Senato. Cosa prevede la legge? I consigli di amministrazione e gli organi di controllo delle società quotate dovranno essere composti da un quinto di donne a partire dal 2012 e da un terzo a partire dal 2015. Le norme entreranno quindi a regime nel triennio del mandato 2015-2018. Il meccanismo sanzionatorio prevede dapprima una diffida in caso di inadempienza seguita, entro 4 mesi, da una sanzione pecuniaria (tra i 100 mila euro e 1 milione di euro per i cda e da 20 mila a 200 mila per i collegi). In caso di ulteriore inadempienza nuova diffida e dopo tre mesi, decadenza del cda.” 

Mi chiedo come sia possibile che nel 2012 sia ancora necessario adottare strategie del genere e addirittura ricorrere ad una legge per consentire a noi donne l’ascesa ai vertici di traguardi quasi esclusivamente maschili.
Magari avremmo raggiunto comunque l’obiettivo più avanti, senza macchiare il nostro buon nome con questa semplice ma discriminante parolina, usando soltanto le nostre forze e capacità professionali, che saranno comunque usate, ma messe senz'altro in dubbio da questa legge.

Sono mai esistite, per caso, le QUOTE AZZURRE?
No, non ve n’è stato mai bisogno.
 

Durante le passate campagne elettorali mi è capitato spesso di ascoltare il politico di turno che dal palco manifestava con orgoglio, asserendolo, di essersi avvalso sulle sue liste di molte presenze femminili, perché riteneva giusta l’integrazione delle Quote Rose, magari al di sotto dei 35 anni e di bella presenza.

Oddio!  Ma vi rendete conto?
Ho sempre avuto una grande pietà di questi politici, ma soprattutto di quelle donne che hanno accettato questo compromesso, pur di farsi avanti in politica. Erano diventate uno dei loro cavalli di battaglia e non necessariamente erano state chiamate in causa per i propri meriti e le proprie capacità. Erano soltanto un numero di quelle necessarie quote rosa che in quel momento occorrevano ed erano tanto di moda.
Perché?
Perché il mondo ha capito che la sensibilità femminile si avvicina alla gente comune e la gente comune è stanca del solito politico distratto, del politico che non gliene frega nulla del futuro dei loro figli. Perché è risaputo che le nostre capacità amministrative si avvalgono di quella stessa praticità che occorre a una donna per portare avanti la famiglia. 
La nostra sensibilità, la nostra praticità unite alla nostra preparazione ci consente di eccellere.
 
Auguro, pertanto, a tutte le donne che s’impegneranno in questa tornata elettorale di non cadere in questa trappola maschile e di meritare il risultato che otterranno. 

"MERITOCRAZIA"
deve essere la parolina che ci dovrà sempre distinguere e non “quote rosa”.
Loid

11 commenti:

  1. ....NOI DONNE SIAMO SEMPRE STATE POSTE IN SECONDO PIANO PERCHE' SIN DAI TEMPI PIU' ANTICHI IL DIRITTO AL VOTO ERA NEGATO ALLE DONNE; PIU' RECENTEMENTE, ALLE DONNE ERA NEGATA LA POSSIBILITA' DI METTERE LE MANI IN PASTA NELL'AMBITO POLITICO.... TUTTE PREROGATIVE PRETTAMENTE MASCHILI.... MA PERCHE'?
    LA RISPOSTA E' SEMPLICE: GLI UOMINI TEMONO L'ACUTEZZA DELLE DONNE!!!!
    LE DONNE SANNO ESSERE PIU' SENSIBILI NEL RICONOSCERE LE NECESSITA'E LE PROBLEMATICHE AD ESSE ATTINENTI, MA SANNO ESSERE PIU' PRATICHE NELL'ATTUARE SOLUZIONI OTTIMALI CON RIDUZIONE AI MINIMO DEI DANNI E PIU' AVVEDUTE NEL PREVENIRE SGRADEVOLI CONSEGUENZE.... SANNO AGGIRARE GLI OSTACOLI SUPERFLUI ED ABBATTERE I MURI ROBUSTI BUROCRATICI CON AUDACIA E DIPLOMAZIA ....LE DONNE SONO LUNGIMIRANTI E DIFFICILMENTE CORROMPIBILI PERCHE' SI MUOVONO CON IDEE CHIARE VERSO IL LORO OBIETTIVO E NON SI LASCIANO DISTRARRE!!!!!
    HAI RAGIONE LOID, LE QUOTE ROSA SONO UN CRITERIO DISCRIMINANTE, UNA CORSIA DI CORTESIA PREFERENZIALE NON ATTA A PREMIARE UNA CATEGORIA, MA AD OFFENDERE LE DONNE TRATTANDOLE COME UNA RAZZA IN ESTINZIONE …. BASTA CON QUESTI ATTI DI FORZA, DI PRESUNZIONE E DI EGOISTICO SUPEREGO MASCHILE ….LASCIAMO I DELIRI A CHI PER PAURA FINGE GENTILEZZA, QUANTO A NOI DONNE PANCIA IN DENTRO, PETTO IN FUORI … UN GROSSO RESPIRO E AVANTI MARCE A FRONTE ALTA …… !!!!!
    BRAVA LOID …..UNA VOCE SI DEVE UDIRE E MI AUGURO CHE PALMI POSSA CONOSCERE UNA POLITICA TUTTA AL FEMMINILE …. SONO CERTA CHE SOLO UN SINDACO DONNA PUO’ RISANARE QUESTO PAESE!!!!

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  2. gentilissima/o anonimo ti ringrazio per il tuo preciso e importante intervento. Il nostro paese è stato l'ultimo che ha riconosciuto il diritto di voto alle donne. La prima occasione di voto - la prima in assoluto per le donne in Italia - sono state le elezioni amministrative che si sono tenute in tutta la penisola fra il marzo e l'aprile del 1946.
    Ci pensi da quanto poco abbiamo avuto diritto al voto? Fino ad allora la società (maschile ovviamente) ha fatto sì che la maggior parte delle donne annegasse nell'ignoranza e quindi nella poca evoluzione mentale, inculcandoci favolette come il Principe Azzurro e la donna come regina del focolare domestico. Non siamo trattate come una razza in estinzione, magari! Siamo trattate come una razza inferiore! Purtroppo l’iniziativa della legge arriva proprio da noi donne e la considero un vero autogol. Per quanto riguarda la nostra politica locale il mio sogno è un’amministrazione tutta al femminile. Ma è ancora una mera utopia.

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  3. Se le donne stanno a casa e costituiscono il fulcro della famiglia la piccola società familiare non si spacca e di conseguenza la grande società cui ne è riflesso non si sfalda.
    Alle donne un ruolo(di non poco conto)e agli uomini un altro(forse più in vista ma di pari entità).
    Poi ci sono donne che hanno una particolare attitudine alla vita sociale intesa su largo spettro e allora lì bisogna dare la possibilità di eccellere, ecco la necessità delle quote rosa che non sono un'offesa ma una pari opportunità dignitosa e chi si offende pecca di orgoglio!

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  4. Quindi mi vuoi dire che le cose andavano meglio quando noi donne rimanevamo a casa ad occuparci della famiglia?

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  5. io non voglio lavorare perchè ho un marito che non mi da una mano d'aiuto in casa e con i figli e inoltre non mi posso permettere l'aiuto di nessuno. Ancora le madri educano i loro figli maschi a non muovere un dito in casa. Dovrei lavorare il doppio, ma chi me lo fa fare? Morirei per il troppo lavoro 20 anni prima, mi consumerei dietro al doppio lavoro e triplo lavoro. Mi basta e avanza quello che devo fare tutto il giorno per curare la mia impresa familiare e le mie figlie. Non dico che non mi piacerebbe lavorare ed essere indipendente o avere qualche soldo in più a disposizione, ma so che poi devo per forza fare male una delle tre cose (casa e impegni, figli o lavoro). E' finita l'era delle donne Wonder Woman.
    Lucia donna normalmente dotata. :)

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  6. Lucia hai tutta la mia ammirazione e comprensione. Ti suggerirei uno sciopero casalingo, di quelli eclatanti, che porti il tuo consorte a riflettere su quanto sei indispensabile in casa e anche fuori e che è ora che si "alzi" dal divano ( ci scommetto che sta spalmato lì sopra, come mio marito)e partecipi alle attività familiari. Non mollare!!!!!!!
    Anna donna come te normalmente dotata, tosta e "nduruta" che non ha mai mollato

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  7. Mi sarebbe piaciuto entrare in questa conversazione ma vedo troppi anonimi. Sembrerebbe che avessero timore di manifestare apertamente le proprie idee e le proprie posizioni; sembrerebbe che pensassero che dire ciò che pensano fosse compromettente; L'anonimato. Un modo omertoso di esprimersi. La contraddizione. E si.. E' contraddittorio accampare talune motivazioni, quando queste vengono disattese dal comportamento omertoso. Mi dispiace per l'anonimo di sesso maschile intanto perchè è maschio e poi perchè le cose che ha detto gli avrebbero fatto onore. Ha perso un'occasione. Noto altresì la ormai stantia, noiosa, seccante, pesante, patetica, inutile, insensata, contraddittoria, avvilente, tendenza femmminista che a nulla porta perchè non ha dove portare. Mi accingo a dare qualche cenno di risposta solo al commento di Loredana perche è stata l'unica a presentarsi col suo onorevole nome e cognome. Tutti
    sappiamo chi è. Cara Loredana, per realizzare la vostra affermazione non c'è alcun bisogno di tediare la gente col le solite inutili stoccate femministe. Tutti riconoscono la vostra valenza nel campo sociale però, cara amica, datevi da fare, uscite allo scoperto, metteteci la faccia, date il vostro contributo, conquistatevi il posto. Molte lo hanno fatto e ci sono riuscite in modo autorevole. Non sono mai state ostacolate ed hanno seguito la loro strada in piena sicurezza. Ciò si riscontra nella politica locale e nazionale. Qui a Palmi, le donne che si sono cimentate in politica, hanno conquistato liberamente il loro potere e sono diventate determinanti nella vita politica e amministrativa. Però sono scese in campo in prima persona, con pari dignità degli uomini, hanno lottato accanto agli uomini, sono state rispettate e riverite, hanno avuto gli alti e i bassi come gli uomini, non hanno avuto alcun ostacolo, si sono immerse nelle inevitabili beghe senza distinzione di sesso insomma, non sembrava che avessero la gonnella. Signore donne, nessuno vi ha defraudato di nulla. Voi non potete pretendere di starvene a casa, fare commenti anonimi sui blog e pretendere che vi venga detto: "Sapete, dato che siete donne e ci sono le quote rosa, venite a fare il sindaco o l'assesssore o il consigliere o altro". Fate le battaglie politiche sul campo e nessuno vi toglierà nulla. Ma poi, queste donne cenerentole, dove sono? Se andiamo nei tribunali, notiamo che la maggioranza di giudici e avvocati sono donne; nelle scuole la maggioranza rappresentata da donne; nei consultori famigliari sono tutte donne, in ferrovia, nelle poste ed in tutti gli altri anti c'è ampia rappresentanza femminile, quelle che lo hanno voluto sono diventate camioniste, piloti di aerei ed anche di formula uno, addirittura anche arbitri di calcio. Dove non ci sono più le donne? Solo tra i muratori, carpentieri, ferraioli ecc. non ho ancora visto donne. Ma poi, Loredana, la favola che avete avuto il voto "SOLO" DAL 1946 ormai è archeologia. Fino a quella data non lo avevate avuto per motivi storici, per decremento culturale e sociale ma ad oggi, sono quasi settant'anni che votate. Che ne avete fatto? In che modo lo avete sfruttato?, Siete scesi talmente in pochi in piazza che si è stati costretti ad inventare le quote rosa. Questo significa che siete volute e non discriminate. Questo aspetto, guardiamolo in un altro modo. Loredana, se si dovvesse presentare in campo una percentuale di donne vincenti maggiore delle quote rosa, non entrerebbero ugualmente in gioco? Chi vi caccerebbe? Allora, amica mia, smettiamola di fare dietrologia, smettiamola di piangerci addosso, smettiamola con questo disgregante femminismo e tentamo invece una battaglia più sana che coinvolge tutti: quella di una convivenza pacifica ed aromiosa tra i due sessi perchè alla fin fine l'uno va in cerca dell'altro. Dopo questo commento mi aspetto una serie di attachi più o meno pesanti. La mia risposta la do sin da ora: "Vogliamoci bene che è meglio".

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  8. ahahahahahahah, devo dire che la dialettica non ti manca e non nego che mi sono anche divertita. Tuttavia, è ovvio e scontato che non posso tirarmi indietro dal risponderti anche perchè credo che lo scopo che hai voluto raggiungere sia esattamente quello di provocare per fare quattro chiacchiere amichevoli. Tutto quello che tu hai detto sono le belle favolette cosparse con tanto qualunquismo, alle quali voi uomini volete credere e magari alle quali vorreste che noi credessimo. Ma prima inizio con la tua provocazione agli anonimi che hanno scritto. Ritengo che ognuno sia libero di fare ciò che meglio crede e ho fatto in modo che sul blog potesse scrivere chiunque. A me interessano le loro idee e i loro modi di pensare, non importa chi ci possa essere dietro, l’importante è che ciò che esprimono lo esprimano con educazione e senza offendere nessuno e mi pare che fino ad ora non ci sono stati problemi di questo genere (anche perché se ci fossero io ho il tasto delete a mio vantaggio). Che importanza ha se si firmano anonimo o con un nik o con il vero nome? Per quanto riguarda l'argomento principale, non ritengo né di aver fatto dietrologia e né di aver ribadito concetti femministi, né di essermi pianta addosso. La dietrologia è la ricerca, a volte effettuata con esasperazione, dei fatti occulti che sarebbero dietro un evento o di quanto si nasconderebbe dietro le azioni, le parole e i gesti altrui. Quindi dove avrei fatto dietrologia? Casomai ho riportato dati storici, perché è sempre importante guardare il passato per vivere meglio il futuro. Per quanto riguarda i concetti femministi, ma dove? Io femminista? Il femminismo è il contrario del maschilismo. Detesto l’uno come detesto l’altro in egual misura e detesto qualsiasi corrente che ti voglia racchiudere in una nicchia di concetti o persone. Inoltre dove mi sarei pianta addosso? Nell’aver detto ciò che penso? Nell’aver detto che votiamo soltanto dal ‘46? Ma perché ti sembra tanto normale? Evidentemente sì. E’ vero che ormai le donne sono quasi in qualsiasi settore lavorativo, ma con quanti sacrifici anche odierni. Invece di fare la legge sulle quote rosa, facessero leggi per consentire alle donne anche madri di potersi mettere alla pari degli uomini padri. E vogliamo parlare dell’ancora retrograda mentalità dell’uomo? Quella che nella stragrande maggioranza dei casi delega la moglie che anch’essa lavora, a svolgere tutte le incombenze familiari? Se questo è piangersi addosso, beh, allora è meglio chiudere l’argomento. Mi pare che più che piangersi addosso è guardare in faccia la realtà. A bientôt!

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  9. Loredana, ti ringrazio per avere risposto. Sei stata simpaticissima ed anche molto garbata. Vorrei replicare con eguale eleganza anche se, riconosco, nel commento precedente forse lo sono stato un po di meno però ho dalla mia che non ho offeso nessuno in quanto il mio concetto non era diretto a persone fisiche od a nomi e cognomi ben precisi perchè non ce n'erano ma era diretto solo a dei concetti espressi che non corrispondevano ad alcuno. Anzi, al limite si può pure pensare che quei concetti sono stati espressi da uomini camuffati in donne. L'anonimato comporta inevitabilmente scompensi ed equivoci. Tuttavia, vorrei chiarire che NON avevo nessuna intenzione offendere ma solo quella di rimarcare che non c'è piacere di dialogare con "fantasmi" e comunque, per sgomberare il campo da equivoci, io chiedo scusa. Loredana, non mi sembra che le cose che ho detto siano "belle favolette cosparse di qualunquismo" perchè sono cose facilmeente riscontrabili nei fatti. Delle cose che ho detto, qual'è la parte che non è vera? Loredana, l'oggi, rispetto al 1946 è un tempo assai lontano. Scusami, ma non è dietrologia tirare in ballo che avete avuto il voto solo settant'anni fa? Cosa sarebbe cambiato se l'aveste avuto prima? Qual'è stato il vantaggio per gli uomini averlo avuto prima di voi? Ma poi, cosa c'era prima del 1946? A cosa serviva avere il voto? Voi avete avuto il voto all'inizio della parte più importante della storia d'Italia quindi siamo partiti ad armi pari. Altro punto. Non è piangersi addosso quando affermi che siete considerate "razza inferiore"? Ma quando mai? O meglio, forse è vero che MOLTI decenni fa esisteva un po di subalternità ma ormai questo concetto è finito da un pezzo. All'epoca cui tu fai riferimento, non solo le donne annegavano nell'ignoranza ma anche gli uomini. La storia racconta che all'epoca, la cultura era privilegio solo dei ricchi uomini e donne purchè ricchi. Abbiamo donne colte del passato che hanno fatto la storia ma appartenevano a famiglie facoltose. Perchè hai piacere di pensare cose, che nei fatti sono smentite? Lory, le cose che ho detto io sono riscontrabli nei fatti; le cose che affermi tu sono un po troppo teoriche perchè non c'è riscontro. Lory, hai ragione, sia il femminismo che il maschilismo sono deprecabili ma se leggi i commenti di cui sopra, ti accorgi che il femminismo è latente. A che serve continuare con questa assurda battaglia se non c'è motivo? Lory, la legge sulle quote rosa è scaturita dal fatto che si era notato che in politica c'erano poche donne non perchè escluse ma perchè non ce c'erano "sul mercato" allora, dato che le donne erano e sono volute, hanno inventato le quote rosa. Ora attivatevi ed occupate i posti. Tu rivendichi che le donne occupano i posti dovunque "con tanti sacrifici". Ma chi non ha fatto sacrifici? Forse, gli uomini che andavano al potere con una telefonata? Lory quante battaglie sono atte operate sul campo da parte degli uomini anche a favore delle donne? Tutte le lotte sindacali, le battaglie politiche, le occupazioni aziendali, gli scioperi e tutto il resto, non venivano operate a favore di entrambi i sessi? Leredana le velate e non velate battaglie femministe che state conducendo da decenni non hanno ragione di essere anzi, sono dannose perchè deteriorano il rapporto fra i due sessi. Poi, in privato ti faccio una confessione. Lory, ora esprimo un conceto generale. Per l'uomo, la donna è MOLTO importante e pertanto non la vuole schiava ne oggetto ma libera e pensante perchè csi c'è più piacere a stare con lei. Nessuno vi usa, nessuno vi schiavizza e a nessuno siete subalterni anzi!?!?!?. Lory, rinnovando le scuse a qualcunna che può essersi sentita toccata dal mio commento di prima, ti esorto ad intentare ORA una battaglia a favore della serena convivenza tra i due sessi a vantaggio di tutti. Ciao amica mia e grazie del dialogo.

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  10. Al di là delle idee che ognuno è libero di avere, lo scopo del mio blog non è quello di ricevere confessioni personali in privato. Perdona la mia schiettezza (che peraltro a volte, purtroppo mi caratterizza), ma ho ritenuto necessario chiarire questo importantissimo particolare. Per il resto apprezzo i tuoi interventi nonostante la loro distanza dai miei punti di vista, perchè come disse la famosa scrittrice inglese Evelyn Beatrice Hall nel 1906 « I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it. ».

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  11. E' legittimo che ognuno abbia le proprie idee altrimenti, se la pensassimo tutti allo stesso modo, il Mondo sarebbe piatto tuttavia, vorrei porre un distinguo. Il confronto serve proprio ad aiutare gli interlocutori a trovare un punto d'equilibrio operando una cernita obiettiva delle cose che entrambi dicono. Fatta la cernita, con l'aiuto di buona dose di reciproca umiltà e seguendo il rigore della logica e della realtà, si potrebbe arrivare a pianificare validi concetti proprio come fanno negli agglomerati umani dove ognuno ha una posizione diversa dall'altro come in politica, nei consigli d'amministrazione dei vari organi (statali, bancari, industriali), nelle scuole (al Consiglio d'Istituto), nei condomini ecc. ecc. In linea di principio, l'assunto di Evelyn Beatrice Hall: "Disapprovo le cose che dici ma difendo fino alla morte il tuo diritto di dirle" sembrerebbe condivisibile. Peccato che si ferma qua e non suggerisce nulla sull'opportunità di mettere le opinioni a confronto. Rimane da sviluppare il concetto più importante. IL BLOG E' TUO ED E' GIUSTO CHE TU DIA IL TAGLIO CHE PIU' TI PIACE. A tal proposito ti chiedo scusa se talvolta ti sono apparso forse impertinente ma ciò è dipeso solo dal fatto che per mia natura affronto il dialogo con interesse, grinta, impegno e partecipazione. Non ce l'avrei fatta ad essere passivo. Ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di esprimere, qui nel blog, alcuni miei pensieri e ti prego di gradire i sensi della mia più profonda stima.

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